Le donne dietro i più grandi giardini d'America
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Una nuova mostra interattiva al New York Botanical Garden punta i riflettori sulle donne paesaggiste.

Beatrix Farrand, che progettò giardini per la Casa Bianca negli anni '10, è uno degli architetti paesaggisti presenti nella mostra. Fotografia di Frances Benjamin Johnston; cortesia Beatrix Jones Collezione Farrand.
Negli Stati Uniti, il primo terzo del XX secolo ha visto l'ascesa delle donne nei campi dell'architettura e del design del paesaggio, della fotografia di giardini e della scrittura in giardino. Alcuni di questi pionieri sono oggetto di una mostra coinvolgente e poliedrica che si apre sabato al Giardino botanico di New York. "Groundbreakers: Great American Gardens e le donne che li hanno progettati", che durerà fino al 7 settembre, si concentra sul lavoro di Marian Coffin, un architetto paesaggista formatosi al MIT che ha progettato i giardini di Winterthur e ha insistito sulle stesse tariffe del suo uomo controparti; Beatrix Farrand, che progettò i giardini di Dumbarton Oaks e che, nel 1899, fu l'unica donna fondatrice dell'American Society of Landscape Architects; ed Ellen Shipman, che ha contribuito a introdurre il giardinaggio nella classe professionale emergente che si stava trasferendo in nuovi sobborghi e che ha progettato i giardini della Long Vue House a New Orleans.

Giardini alla mostra Groundbreakers. Per gentile concessione del Giardino Botanico di New York.
La mostra comprende "Mrs. Il giardino di Rockefeller", nell'Enid A. Haupt Conservatory, che evoca magnificamente le aiuole, i boschi e il portale lunare dell'Abby Aldrich Rockefeller Garden a Seal Harbor, nel Maine, che Farrand progettò nel 1926 per l'Eyrie, la casa estiva che Sig.ra. Rockefeller ha condiviso con suo marito, John D. Rockefeller, Jr. e "Gardens for a Beautiful America: The Women Who Photographed them" esplora il contributi dei famosi fotografi paesaggisti Jessie Tarbox Beals, Mattie Edwards Hewitt e Frances Benjamin Johnston. E se tutto questo non bastasse, una passeggiata poetica presenta l'opera di Edna St. Vincent Millay, una delle preferite dagli amanti dei giardini americani. C'è anche un'app..."L'app Groundbreakers," con video, immagini d'archivio e altro ancora, disponibile sia sull'App Store di Apple che sul sito web del New York Botanical Garden.

Giardini alla mostra Groundbreakers. Per gentile concessione del Giardino Botanico di New York.
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Questo articolo è apparso originariamente su townandcountrymag.com
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